Il Fiore di Malone

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Malone's Flower

 Oltre lo Skyplex Baylong, in una fascia di spazio poco trafficata da mercantili e fuori dalle rotte più comuni ed economicamente ricche, sorge un cimitero spaziale, una discarica nel vuoto composta dai materiali di scarto dei mondi civilizzati lasciati alla deriva nelle profondità spaziali. Qui si accumulano carlinghe semi distrutte di vecchie navi ormai dimenticate, senza alcuna vita nè alcuna utilità economica: è in questo ammasso enorme di metallo che, nascosto da pannelli metallici, corazze protettive e altri rifiuti della civiltà, vive quello che a prima vista potrebbe apparire un pezzo di latta come tutti gli altri ma che in realtà nasconde quello che un tempo era uno dei tanti centri di smistaggio merci di un noto gruppo mercenario, ovvero "l'oro di Malone".



Cimitero spaziale e discarica.

Gli uomini di Malone erano briganti di vario cabotaggio, in pochi potevano vantare di entrare tra le grazie del famoso avventuriero. Quei pochi erano ricompensati con piccole parti della sua enorme eredità .Alla morte di Malone la sua eredità andò divisa ai suoi migliori uomini: tra questi lo schiavo Emile Rousseau, che entrò in possesso di quello che un tempo doveva essere un satellite artificiale, riadattato dallo stesso Malone secondo un progetto mai reso noto. Il satellite, morto da tempo e privo di alcuna apparente utilità era chiamato "Malone's Flower", il Fiore di Malone.

La struttura è priva di alcuna mobilità, in stasi nel vuoto ed innocua, all'esterno erosa dal tempo e dal vuoto come dagli urti con gli oggetti circostanti, si mescola e si nasconde bene tra tutta la spazzatura ed i rifiuti metallici del cimitero spaziale.

Il Fiore della discarica

Pressocchè di forma conica quando chiusa, la stazione del vecchio Malone ha alla base una calotta semisferica che rappresenta il centro del Fiore, e cinque braccia vincolate alla base, i "Petali del Fiore" che possono aprirsi allo stesso modo in cui si aprirebbe la corolla di un fiore per accogliere all'interno un massimo di due medium cruiser e permettere alle stesse di ancorarsi tramite pedane e staffe magnetiche alla calotta semisferica così come ad ogni "petalo". Calotta e petali del Fiore di Malone permettono il passaggio di persone e merci attraverso boccaporti a tenuta stagna per rifornire le due navi ospitate oppure far scendere gli occupanti in visita alla stazione, come farli ripartire a bordo delle navi.

All'esterno la calotta centrale e le braccia della stazione sono rivestite da una forte corazza protettiva strutturata in acciaio e stagno capace di schermare la stazione dai sensori delle navi di passaggio e che difende la struttura dai possibili urti con gli altri oggetti "morti"  ed alla deriva dell'enorme discarica spaziale. L'interno della "corolla" è rivestito da pannelli energetici che raccolgono l'energia luminosa ed ambientale convertendola in elettricità. Per ogni ricarica piena del generatore centrale è possibile il sostentamento della vita all'interno della stazione per un massimo di tre mesi, dopodichè la stazione dovrà ancora una volta venire ricaricata attraverso l'apertura della stessa e l'assorbimento della luce.

Progetto originale del Fiore di Malone

Giunture metalliche e leve idrauliche permettono al Fiore di sciogliersi ed aprire la corolla. ogni Petalo può elevarsi od abbassarsi entro gli stessi cardini scorrevoli indipendentemente dagli altri. Nonostante tutto l'apertura della stazione o il sollevamento di ognuna delle cinque braccia che le danno vita avviene attraverso la base o stazione di controllo oppure in via remota. Nello specifico, per la seconda, il segnale deve giungere da una distanza di pochi chilometri dalla base attraverso un input criptato trasmesso da un unico dispositivo cortex  avente quella sola funzione, in possesso del proprietario o di uno dei suoi collaboratori. L'input verrà trasmesso al centro di controllo della stazione soltanto dopo riconoscimento ottico attraverso scan retinico e riconoscimento impronta vocale.

La corolla



Dopo l'apertura della stazione ovvero della corolla, oppure di uno solo dei suoi Petali, per accedere fisicamente alla base vera e propria attraverso i boccaporti bisognerà attraversare il condotto a tenuta stagna fino al punto d'accesso, qui il proprietario od uno dei suoi collaboratori i cui parametri vitali sono stati registrati nel sistema cortex centrale, verrà riconosciuto attraverso uno scan fisico e successivamente fatto accedere all'interno della stazione. Vi è un boccaporto nella cupola o base, ed uno per ogni braccio o Petalo.

L'interno è reso vivibile attraverso un sistema di sostentamento vita molto simile a quello di una comunissima nave spaziale, gravità ed atmosfera artificiale permettono la vita e l'attraversamento della stazione in lungo e in largo, i corridoi sono illuminati artificialmente, l'energia spesa per il sostentamento delle apparecchiature e dei sistemi elettronici è fornita dal generatore centrale che dirama il potenziale energetico ad ogni sezione.

Esterni del Fiore

Le sezioni che compongono il Malone's Flower, tutte dotate di sistema di porte a tenuta stagna e depressurizzazione interna sono :


La calotta del Fiore o base: Ospita il centro di controllo per mezzo di un sistema cortex centrale. Centro di comando e punto nevralgico dell'intera stazione, è dotata di sistemi di monitoraggio capaci di scandagliare lo spazio interno ed esterno alla discarica, i sistemi di monitoraggio sono  simili ai sistemi sensori navali e possono essere usati solo da operatori con la skill sensor ops.  E' da qui possibile monitorare attraverso telecamere a circuito chiuso ogni corridoio ed ogni sezione del Fiore, come dare o togliere energia alle stesse sezioni.


Sistema Cortex Centrale
Base:Centro di controllo 
Il Petalo della vita: Braccio della stazione ospitante gli alloggi, con la cabina del  proprietario e quella dei collaboratori fino ad un massimo di 15 cabine. Ogni cabina è dotata dei più comuni mezzi di comodità, una branda comoda, una scrivania ed una latrina, è possibile il collegamento cortex con una rete comune all'interno della stazione totalmente separata dalla rete del centro di comando. Possiede una Palestra moderna e la mensa che permette anche la riunione dell'equipaggio della stazione ed è possibile l'apertura di alcuni oblò che permettono la visione dello spazio circostante.

La cabina di Malone

Il Petalo di ferro: E' un'officina meccanica dotata degli strumenti utili per la riparazione e la messa in sesto di una nave. Non è dotata di costose apparecchiature all'avanguardia quanto piuttosto dell'indispensabile per poter svolgere i lavori di manutenzione, riparazione e collaudo di una nave e delle sue singole parti. E' gestita attraverso un pannello cortex connesso al sistema centrale (//funzione accessibile solo ad un PG Classe Meccanico), ; una serie di porte stagne consentono il passaggio alle altre sezioni come al boccaporto per una nave. .

Officina meccanica

Officina meccanica

Il Petalo dell'oro: E' una complessa serie di magazzini per stipaggio e conservazione scorte. Dotato di celle frigorifere in grado di mantenere e conservare intatte le scorte biodegradabili per un periodo limitato di tempo. Qui sono presenti grandi vani simili alla stiva delle aeronavi capaci di ospitare solo fino ad un massimo di due carichi. Porte stagne consentono la depressurizzazione interna e la creazione del vuoto per conservare meglio le scorte, anche questo petalo può connettersi ad una nave attraverso un condotto a tenuta stagna.

Magazzini


Il Petalo cavo: Un grosso hangar capace di ospitare fino e non oltre due medium cruiser. E' dotato di posti per blindati a quattro ruote ma anche jeep e auto più comuni, come anche velivoli ad elica. E' strutturato in forte acciaio.

Gli hangar


Il satellite abbandonato, più che per pirati assetati di scorrerie sembra essere adatto a raccogliere i beni di commercianti o uomini dediti ai continui viaggi interplanetari, non ha infatti funzioni offensive e si limita a fornire difesa all'equipaggio ed alle scorte ivi conservate. Attraverso elevatori interni e montacarichi non è difficile trasportare i beni da un petalo all'altro se non da un petalo ad una nave.







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